CHIARA BAVIELLO
Sono Chiara, ho 30 anni e da 7 sono un’imprenditrice della filiera della canapa.
Ho resistito al covid, ai numerosi controlli -pur svolgendo un’attività totalmente legale- e ho deciso con convinzione di rimanere ad Avellino, nonostante tanti canapa shop siano stati costretti a chiudere in questi anni.
La mia attività ha contribuito a farmi maturare e soprattutto a conoscere sempre meglio il mondo intorno alla canapa.
Ho scoperto che in tanti paesi vicini a noi, come Flumeri, Ariano e Grottaminarda, fino a 50 anni fa si coltivava, oltre al tabacco, canapa destinata all’industria tessile; in più, che questa pianta si presta a diversi usi industriali, da quello cosmetico a quello edilizio, passando per quello medico.
Eppure, sulla canapa esiste ancora un pregiudizio, a volte addirittura un timore del tutto ingiustificato, che non permette di vedere quante straordinarie opportunità questa pianta offre dal punto di vista dell’occupazione.
Proprio perché ho fatto questa esperienza prima di voi, vorrei mostrarvi quanto rivalutare questa filiera, sopratutto qui in Irpinia, possa aiutare tanti giovani che spesso sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro e quindi incentivare l’imprenditore giovanile.
In questi anni ho conosciuto e collaborato con tanti giovani agricoltori che hanno provato ad investire nella canapa e mi chiedo perché questa eccellenza ancora non sia riuscita ad ottenere lo stesso favore che ha per esempio un’altra enorme risorsa del nostro territorio: il vino.
Sono pronta ad offrire il mio contributo ad una comunità che ha bisogno di speranza e riscatto!